Agevolazioni fiscali

BONUS BARRIERE ARCHITETTONICHE

La legge n. 234/2021 (legge di bilancio 2022) ha introdotto una nuova agevolazione per la realizzazione di interventi finalizzati al superamento ed all'eliminazione delle barriere architettoniche in edifici già esistenti.

Al settore dei serramenti sono applicabili tre tipi di detrazioni fiscali:
Consiste in una detrazione d'imposta del 75% delle spese documentate sostenute nel periodo tra il 1° gennaio 2022 e il 31 dicembre 2025 e va ripartita tra gli aventi diritto in 5 quote annuali di pari importo.

Al settore dei serramenti sono applicabili tre tipi di detrazioni fiscali:

  • ECOBONUS, ovvero la detrazione sulle spese per interventi di riqualificazione energetica degli edifici esistenti;
  • BONUS CASA: la detrazione sulle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente;
  • BONUS SICUREZZA, ossia le detrazioni sulle spese per gli interventi atti a prevenire il compimento di atti illeciti da parte di terzi.

È attualmente presente anche un altro tipo di detrazione: il SUPER ECOBONUS.

Quest’ultimo può essere applicato al settore dei serramenti solo se la sostituzione degli stessi e/o l’istallazione delle schermature solari o chiusure oscuranti vengono eseguite contestualmente ad un intervento trainante, e se l’immobile, nel suo complesso, consegue un miglioramento di almeno due classi energetiche.

Ecobonus

La legge di riferimento per le detrazioni inerenti all’Ecobonus è la n. 296 del 2006, ovvero la finanziaria 2007. L’obiettivo di tale legge era in primo luogo quello di favorire la riqualificazione energetica degli edifici esistenti, introducendo incentivi fiscali, al fine di ridurre le emissioni nel pieno rispetto del protocollo di Kyoto. 

A partire dal 2019 è stata introdotta per i beneficiari delle detrazioni Ecobonus la possibilità di optare per lo sconto in fattura o per la cessione del credito, anziché fruirne direttamente in compensazione nelle proprie dichiarazioni dei redditi, in dieci quote annuali di pari importo. 

Tale iniziativa è stata rinnovata, con ulteriori semplificazioni, lo scorso anno dal Decreto Rilancio (D. Lgs 34/2020) per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2021. Il vantaggio per il cliente finale si è dimostrato così importante che il mercato dei serramenti ha registrato nell’ultimo anno un notevole incremento nelle vendite. 

La Legge di bilancio 2022 ha prorogato le detrazioni Ecobonus e anche la possibilità di sconto in fattura o cessione del credito fino al 31 dicembre 2024. Ci si aspetta, quindi, che il trend positivo registrato nel 2021 venga confermato nei prossimi tre anni.

Bonus casa

Le detrazioni per il recupero del patrimonio edilizio esistente nascono nel 1997 con la legge n. 449 (misure per la stabilizzazione della finanza pubblica del 27 dicembre 1997) che aveva previsto la possibilità di detrarre dall’imposta sui redditi delle persone fisiche una quota, parte delle spese sostenute per la realizzazione di interventi di manutenzione straordinaria, restauro/risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia (di cui alle lettere b, c, d dell’art. 31 della L. 457/78 poi trasposte nell’art. 3 c.1 del DPR 380/2001) eseguiti nelle singole unità abitative, possedute o detenute e sulle loro pertinenze.

Nel giugno 2012 (con il D.L. n. 83/2012 e successivamente con il D.L. n. 63 del 2013) il tetto massimo di spesa è stato portato a € 96.000,00 e la percentuale di detraibilità è stata innalzata al 50%.

Dal 2014 ad oggi le varie leggi di bilancio hanno confermato come spesa massima ammissibile € 96.000,00 e come percentuale di detrazione il 50%.
La legge di bilancio 2022 ha riconfermato ciò fino al 31 dicembre 2024.

Dal 2020 è stata introdotta la possibilità per i relativi beneficiari di optare per lo sconto in fattura o per la cessione del credito, anziché fruire delle detrazioni direttamente in compensazione nelle proprie dichiarazioni dei redditi, in dieci quote annuali di pari importo.

Le tipologie di interventi sui quali è possibile esercitare queste due opzioni sono quelli di manutenzione straordinaria, restauro/ risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia (di cui alle lettere b, c, d dell’art. 3 c.1 del DPR 380/2001) se i lavori riguardano una singola unità abitativa e – in aggiunta ai precedenti – anche quelli di manutenzione ordinaria (di cui alla lettera a dell’art. 3 c.1 del DPR 380/2001) solo però se i lavori riguardano le parti comuni di un edificio a prevalente destinazione abitativa.

Dal 1° gennaio 2022 e fino al 31 dicembre 2024 (a seguito della pubblicazione della Legge di bilancio) se l’importo complessivo delle opere è superiore a € 10.000,00 si necessita di visto di conformità e di asseverazione della congruità della spesa.
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